E' da molto che non scrivo, il tempo è stato poco e gli impegni si sono susseguiti uno dopo l'altro fino ai giorni che corrispondevano, all'incirca con il solstizio d'estate, motivo del mio post.
Devo spiegare cos'è il solstizio d'estate? Anche no... Wikipedia saprà essere più dettagliato della sottoscritta. Quello, invece, di cui parlo io, è l'acqua di San Giovanni.
La notte tra il 23 e il 24 Giugno è una notte magica, durante la quale, per tradizione, si prepara l'acqua di San Giovanni che raccoglie la rugiada della notte. Paganesimo, con i riti del solstizio d'estate, e cristianesimo, con la festa di Giovanni il Battista, si fondono insieme in questa antica credenza popolare, dove la leggenda vuole che questa acqua possieda virtù curative, protettrice e che porti salute, fortuna e prosperità, capace di allontanare malattie e proteggere i raccolti.
Il 23 Giugno, al tramonto, bisogna raccogliere erbe aromatiche, fiori e foglie e deporli in una bacinella colma d'acqua che andrà lasciata all'esterno per tutta la notte per raccogliere la rugiada mattutina. Il giorno 24, ci si dovrà lavare il viso e le mani in segno di purificazione invocando San Giovanni perché realizzi un desiderio. Una volta fatto ciò, l'acqua andrà rigettata alla terra da cui proviene.
La notte di San Giovanni e quella che ne segue, segnano da sempre il culmine del solstizio d'estate, quando il sole "si ferma nel punto più alto del cielo". Esistono molte leggende e molti riti legati ai simboli, fuoco e acqua di cui io non parlerò perché non conosco molto. Tuttavia la storia che più amo racconta di come il Sole, fuoco e luce, si unisca in sposo alla sua amata Luna, acqua e buio, in una danza magica per completarsi a vicenda.
E stasera, al chiaro di luna, guarderò la bellezza della Luna piena con occhi diversi...
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